Vigneti del salento
“Terra tra i due mari, Adriatico e Ionio, partendo da una linea condotta dal punto più interno del golfo di Taranto, fino alla contrada del Pilone a nord di Ostuni”
Così lo definisce Cosimo De Giorgi, in uno dei suoi manoscritti, riferendosi al Salento. Quell’area della Puglia che è più culturale che geografica, dato che non esistono dei confini fisici che la delimitano. Area affascinante e misteriosa, il cui nome stesso ha origine incerte, dato che, secondo una leggenda, il toponimo deriva dal Re Sale, un mitico re dei Messapi. Il nipote del Re Sale – Malennio – avrebbe fondato Sybar e Lyppiae (l’odierna Lecce).
Uno studio di Mario Cosmai, invece, farebbe derivare il tutto da “salum”, inteso come “terra circondata dal mare”: i Romani infatti erano soliti indicare con Sallentini gli abitanti delle paludi che si concentravano intorno al Golfo di Taranto.
Il territorio Salentino offre molte pianure, qualche collina, e soprattutto un clima un po’ diverso dal resto della Puglia, poiché lambito da due mari – Iono e Adriatico – il tutto accentuato dall’assenza dell’Appennino. Questa specifica conformazione fisica si traduce in una maggiore umidità, che però non vuol dire automaticamente precipitazioni – comunque maggiori rispetto al resto della Regione – ma anche e soprattutto una più netta alterazione delle temperature percepite; Le stagioni estive sono molto calde ma spesso ventilate, mentre quelle invernali sono prevalentemente miti, anche se non si escludono giornate gelide o con temperature particolarmente basse.
Ed è in questo territorio, vocato per caratteristiche alla coltivazione dell’uva, che viene fondata la cantina Vigneti del Salento, appartenente al gruppo Fantini-Farnese.
L’azienda vive a stretto contatto con il territorio, producendo prevalentemente vini rossi e rosati “autoctoni”, come per esempio il Salice Salentino. Le uve vengono raccolte da vitigni tipici della zona, quali: Negroamaro, Primitivo e Malvasia Nera.
Di fondamentale importanza per l’azienda è la cura di ogni dettaglio, di qualsiasi fase di lavorazione si tratti; dalla prima fase della raccolta, rigorosamente manuale ed eseguita nelle primissime ore del mattino – al fine di conservare la massima complessità aromatica – fino all’affinamento e la messa in bottiglia.
L’obbiettivo della cantina è quello di portare in auge anche i vitigni salentini meno noti, proseguendo nell’azione di promozione del territorio pugliese in tutto il mondo.